City break in quel di Vicenza

Approfittando dei primi caldi primaverili e di un cofanetto Smartbox per il pernottamento di due notti in un hotel a nostra scelta, abbiamo optato per i bei panorami dei colli Euganei soggiornando al Resort Belvedere di Galzignano Terme, nel cuore dei colli. Partiamo da Milano e, dopo due ore di viaggio e la burocrazia del check in, nel primo pomeriggio siamo già all’Hotel Millepini di Montegrotto Terme per un lungo pomeriggio rilassante alle Terme. La giornata per fortuna è soleggiata e riusciamo a goderci al meglio anche le piscine esterne e la vasca idromassaggio. Per cena ci fermiamo all’Antica Trattoria Ballotta, a Torreglia, a 10 minuti d’auto dal nostro hotel. Mangiamo un antipasto misto, il ballottino (raviolo gigante) con scampi e crostacei e, ovviamente, il baccalà alla vicentina con polenta, per un totale di 65 euro in due.

Il giorno seguente (la domenica delle Palme) è tutto dedicato alla città di Vicenza, a circa 40 minuti dal Resort Belvedere. Prima però bisogna trovare parcheggio e, qui, non è affatto facile. La cosa migliore è dare un’occhiata al sito muoversiavicenza.it per capire dove sono dislocati i parcheggi, quali sono le relative tariffe e la vicinanza con i luoghi di interesse. Noi parcheggiamo in viale Giuriolo, a pochi passi da Piazza Matteotti e dal Teatro Olimpico.

La destinazione iniziale è però la Basilica Palladiana (bene patrimonio dell’umanità). Come apprendiamo in seguito grazie alla visita del Palladio Museum (assolutamente consigliato per gli amanti dell’architettura), il celebre architetto ha progettato la struttura circostante il preesistente Palazzo delle Regioni, con due ordini di logge classiche.

Qui visitiamo la mostra Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh, la sera e i notturni dagli Egizi al Novecento, avendo così l’opportunità di avere un forte sconto per l’acquisto della Vicenza Card (10 euro anziché 15) che permette di visitare tutti i musei civici della città.

Prima però ci dedichiamo al Museo del Gioiello, all’interno della Basilica Palladiana. È il primo museo in Europa, e uno dei pochi al mondo, interamente dedicati all’arte orafa. Al momento della nostra visita a piano terra è allestita una mostra temporanea sui gioielli del mare, tra cui il corallo.

Prima di andare a pranzo visitiamo anche il meraviglioso Teatro Olimpico, uno dei Musei Civici inclusi nella Card. Inaugurato nel 1585 su progetto di Andrea Palladio, è uno dei più antichi teatri al mondo. Ammirate le meravigliose scenografie prospettiche ispirate alle vie di Tebe, ne rimarrete estasiati e, come noi, vi chiederete se si tratta di dipinti o architettura!

Attraversiamo Corso Palladio e ci fermiamo al Bistrot del Baccalà. Il locale è sempre pienissimo (hanno circa 35-40 coperti), quindi è bene prenotare. Noi siamo fortunati e riusciamo ad “incastrarci” tra una prenotazione e l’altra. Prendiamo due antipasti da condividere, naturalmente a base di baccalà (in insalata, mantecato e in crocchetta), sarde in saor e alici marinate. Un ottimo ristorante che ci sentiamo assolutamente di consigliarvi se amate il pesce.

Dopo pranzo, torniamo su Corso Palladio, passiamo nuovamente in Piazza dei Signori per ammirare la Loggia del Capitaniato – oggi sede del Municipio – e ci dirigiamo verso il Duomo, la Cattedrale di Santa Maria Annunciata. Assolutamente da visitare anche la Chiesa di Santa Corona – al suo interno è conservata la reliquia della spina della corona di Cristo. Qui sono ospitati, tra l’altro, numerosi dipinti di grande importanza, di autori del calibro di Giovanni Bellini e Paolo Veronese, oltre che la celebre Cappella Valmarana di Palladio.

Avendo un po’ di tempo in più si può pensare di visitare la celebre Rotonda di Andrea Palladio – si trova nella periferia della città – noi ci accontentiamo di ammirare i modellini in scala della Rotonda così come di altri edifici progettati dall’architetto. Ci fermiamo per una pausa golosa al Ciocco Lato, un bar in Contrà del Monte dove prendiamo una cioccolata calda e un muffin ai mirtilli.

Prima di andar via riusciamo a visitare Palazzo Chiericati (anche questo edificio è stato progettato da Palladio), che ospita la Pinacoteca Civica della città di Vicenza, con numerosi dipinti dal XIII al XX secolo e sale dedicate ad esposizioni temporanee.

Per cena scegliamo di fermarci al ristorante del nostro Hotel, il Convivium ai Colli, dove è possibile tra l’altro gustare un menu vegetariano (burger vegetale e tortino alle zucchine ed erbette). Sfruttiamo lo sconto del 10% riservato agli ospiti degli hotel per un totale di 55 euro (due portate a testa e un dolce).

La mattina successiva, dopo aver fatto i bagagli, la dedichiamo interamente ad Este (originariamente Ateste, probabilmente per via del fiume Athesis, Adige). Ci dirigiamo immediatamente verso il Museo Nazionale Atestino (4 € a testa, con audioguida), dove sono custoditi numerosi reperti legati allo sviluppo dell’antica civiltà veneta). Da qui saliamo verso il Bastione del Castello dei Carraresi, uno dei punti panoramici della città. Il Duomo, purtroppo, è chiuso e quindi ci dedichiamo ad un giro esplorativo della città, passando per Piazza Maggiore e Via Matteotti (rispettivamente la Piazza e la “piazzetta” della città), Via Matteotti, Via Principe Umberto e Via Massimo D’Azeglio. Da qui si può proseguire verso il Ponte Vecchio, da cui si può ammirare il Canale di Este.

Prima di andar via ci fermiamo all’Ostaria Nova, una trattoria molto economica e conveniente in Via Cà Mori, nei pressi del Castello.

Prima di fare rientro ci fermiamo anche a Montagnana (la cittadina celebre per il prosciutto), famosa per le sue mura di cinta, pressoché integre. Qui è d’obbligo una visita al Duomo – che fortunatamente troviamo aperto: al suo interno, la celebre tela della Battaglia di Lepanto, la tela del Miracolo della Pioggia e numerose opere di Giovanni Buonconsiglio, oltre alla pala dell’altare opera di Paolo Veronese. Il centro storico è davvero molto piccolo e lo si può passeggiare in meno di un’ora. Il modo migliore per ammirare le mura è però dall’esterno, passando attraverso Porta XX Settembre o Porta Nuova Vicenza e percorrendo la Circonvallazione Esterna Nord o Sud.