Week end a Cagliari, la città dei giovani

Quest’autunno non avevamo alcuna voglia di attendere impassibili l’arrivo dei primi freddi e, così, d’impeto abbiamo deciso di regalarci un ultimo week end di sole e mare nel sud Italia, e precisamente a Cagliari.

La scelta è ricaduta sul capoluogo sardo per diversi motivi: innanzitutto, la convenienza del volo (abbiamo speso poco più di 150 € in due per A/R) e in secondo luogo per via delle spiagge sarde, rinomate e lodate da tutti.

Sempre tramite il sito di Ryanair abbiamo prenotato anche l’hotel (l’Holiday Inn, sfruttando uno sconto di ben il 40%) e l’auto, optando per una comoda e pratica Panda, il cui noleggio ci è costato poco meno di 50 euro.

Arriviamo a Cagliari intorno alle 17 e veniamo subito accolti da un bel venticello che smorza un po’ il caldo e l’afa, in fondo un po’ atipici per la fine di ottobre. L’aeroporto è molto vicino alla città, impieghiamo poco più di 10 minuti per arrivare al nostro hotel che si trova a metà strada tra Elmas e il centro di Cagliari.

La camera è ampia e spaziosa, anche se la vista non è delle migliori. Ci sono anche una piscina (chiusa però a fine settembre), una palestra e un mini centro benessere, con sauna e bagno turco.

Il pomeriggio e la serata li trascorriamo nei due quartieri, a nostro parere, più belli e caratteristici di Cagliari: Marina, che si sviluppa lungo il porto, ricco di locali e trattorie tipiche, e Castello, il cuore del centro storico, dove si trovano la Cattedrale, il Palazzo Regio e l’ex Municipio della città.

Parcheggiamo in Via XX Settembre a due passi da Piazza Amendola e dal porto turistico e commerciale di Cagliari. Risaliamo poi verso il centro, percorrendo Viale Regina Margherita e arrivando così al Bastione di Saint Remy, costruito alla fine del XIX secolo sul sito dove sorgevano i bastioni del Castello spagnolo. Salite fino in cima, perché la vista è davvero spettacolare. I più pigri potranno utilizzare l’ascensore che si trova 100 metri più avanti lungo Viale Regina Margherita.

Proseguiamo poi in Via Università e arriviamo alla torre dell’Elefante, chiamata così per via di una scultura che rappresenta, appunto, un pachiderma.

È sabato sera e c’è tanta gente, soprattutto tanti giovani, dandoci l’impressione di una città viva, vibrante e molto piacevole da vivere, probabilmente non soltanto da turista.

Per cena, optiamo per un fast food vegano – Universo Vegano – che in realtà appartiene ad una catena con punti vendita in tutta Italia (e in particolar modo al nord). Consigliatissimo il vegburger con formaggio e maionese vegetale. Assolutamente da provare!

La mattina dopo ci aspetta una bella giornata di sole e mare, ma prima facciamo il pieno a colazione. Visto il poco tempo a disposizione (non avevamo nessuna intenzione di trascorrere tempo prezioso in auto!) abbiamo optato per la spiaggia più vicina e bella di tutte: il Poetto, bandiera blu 2014.

La spiaggia è lunga ben 9km e si sviluppa tra i territori di Cagliari e Quartu Sant’Elena. La vicinanza con le saline lo rende un luogo davvero affascinante e pittoresco.

Inoltre, qui il mare è una tavola, l’acqua caldissima e le temperature (sia quella dell’acqua sia quella esterna) molto più che accettabili. Peccato che i turisti, in questo periodo dell’anno, siano così pochi! Ottobre, con un po’ di fortuna, può essere il periodo ideale per vacanze low cost nel Sud Italia.

Dopo aver mangiucchiato qualcosa, decidiamo di spostarci verso Calamosca, nei pressi del Faro di Sant’Elia. Si tratta di una piccola spiaggetta, anche questa sabbiosa, appartata e tranquilla. Anche qui, i turisti si contano sulle dita di una mano.

Nel tardo pomeriggio, dopo una bella doccia, torniamo verso il centro storico di Cagliari, per una visita al Ghetto della città, ora utilizzato come Centro comunale d’arte e cultura.

Al momento della nostra visita è in corso una mostra dedicata alla riqualificazione territoriale in atto in vista del 2019. Cagliari, infatti, era finalista per vincere il premio di Capitale europa della cultura, premio che, come sappiamo, è andato a Matera. Ci spostiamo poi, sempre all’interno del rione Castello, per vedere dal di fuori la torre di San Pancrazio (visitabile al suo interno, ma all’ora del nostro arrivo ormai chiusa da diverse ore…). Proseguendo si arriva in Piazza Palazzo, dove sorgono tre edifici di grande importanza: la Cattedrale, il Palazzo Viceregio e l’ex Municipio.

Per cena andiamo verso Marina e scegliamo una trattoria di cucina tipica, Dal Corsaro, su Viale Regina Margherita. Molto buoni gli antipasti misti e i primi piatti (trofie con pesto carlofortino e paccheri con gamberetti e arachidi).

Il giorno dopo ci svegliamo di buon’ora per cercare di sfruttare a pieno le ultime ore prima della partenza. Dopo aver visitato in lungo e in largo Castello e Marina, decidiamo di spingerci verso Stampace, uno dei quattro quartieri storici di Cagliari. Qui sorge l’Orto Botanico, in un’area archeologica che comprende, tra gli altri, la Villa di Tigellio (purtroppo non visitabile perché chiusa il lunedì) e l’Anfiteatro Romano (che riusciamo a vedere soltanto dal di fuori).

Anche all’interno dell’Orto Botanico (biglietto intero: 4€) ci sono dei resti archeologici: una cava romana, una vasca a trifoglio e una cisterna. L’Orto è il luogo ideale per svagarsi un po’ e godere dell’ombra dei grandi alberi, tra cui spiccano su tutte le palme, qui a Cagliari onnipresenti. Molto bella anche la collezione di cactus e di piante medicinali.

Proseguiamo il nostro tour di Stampace (il quarto rione, Villanova, non lo visiteremo per mancanza di tempo), andando verso Corso Vittorio Emanuele, una delle strade più importanti di Cagliari, ricca di negozi e trattorie. Prima però andiamo verso Piazza Palazzo per visitare la Cattedrale (davvero maestosa e ricca di decorazioni) e, subito dopo, il Palazzo Viceregio, oggi sede della Prefettura. Purtroppo, all’interno delle ampie stanze fittamente decorate e ricche di mobilio d’epoca non c’è alcuna informazione, mancano del tutto i cartellini che indicano la funzione delle diverse camere.

Prima di dedicarci allo shopping – tra via Manno e Piazza Yenne – pranziamo al Corso Dodici. Molto buoni i culurgiones (una sorta di ravioli ripieni di ricotta) con agnello.