Visita al porto turistico di Riccione

Il lungomare di Riccione è una delle location più suggestive di tutta la Riviera Romagnola, soprattutto da quando la zona è stata sottoposta a un consistente restyling su iniziativa dell’amministrazione locale: la rimozione dal waterfront delle auto, infatti, ha fatto sì che la precedenza venisse garantita ai pedoni e ai ciclisti. Ecco perché il lungomare oggi è una delle tappe obbligate per coloro che vogliono sapere cosa vedere a Riccione, in virtù di un percorso che si sviluppa per tre chilometri e che include, oltre a una pista ciclabile, un’area dedicata al fitness.

Una città a portata di turista

Il lungomare non può che confermare la vocazione turistica di Riccione, ma al tempo stesso è a disposizione di tutti coloro che vivono nella località romagnola anche in inverno, in primavera e in autunno. Nel giro di breve tempo i residenti hanno familiarizzato con il rinnovato aspetto di questa parte della città, capace di assicurare i più elevati standard dal punto di vista del benessere. L’oasi pedonale della località romagnola si affaccia sul mare offrendo a chiunque uno scenario fantastico: è un vero piacere concedersi una passeggiata da queste parti, ma sono tanti anche i ragazzi che si alzano alle prime luci del mattino per concedersi una piacevole corsetta respirando a pieni polmoni la brezza marina.

Come si può leggere sul blog del sito www.hotelriccione.eu, la passeggiata permette di arrivare in Piazzale Roma e poi in Viale Ceccarini, che sono i cuori pulsanti della città, dove – nel corso della stagione estiva – vengono organizzati eventi capaci di attirare tantissime persone. In effetti, è davvero impossibile resistere al fascino di questa arena con vista mare, valorizzata per altro dalla fontana di Tonino Guerra, denominata “Il bosco della pioggia”. Ma non è tutto: la passeggiata permette di tornare alla propria macchina grazie alle scale che conducono ai parcheggi sotterranei, così da garantire la mobilità in men che non si dica.

Il porto

Non è da meno il porto, che con la sua storia attrae grandi e piccini: era il 1897 quando fu realizzato un approdo di legno in corrispondenza della foce del Rio Melo, anche grazie all’intervento di Maria Boorman Ceccarini, con l’intento di offrire un supporto alle barche da pesca. Da allora il porto è cresciuto e si è sviluppato: e se agli inizi c’erano solo due moletti guardiani, già negli anni Dieci del Novecento l’introduzione del cemento permise di rendere la struttura più resistente, anche se il vero passo in avanti si concretizzò con la pulizia dei fondali, avvenuta un paio di decenni dopo.

La Saviolina è il vero punto di attrazione del porto di Riccione: anche in questo caso, storia e tradizione si intrecciano in una narrazione speciale. Costruita poco meno di un secolo fa, questa imbarcazione venne donata al Comune dalla famiglia Savioli, e attualmente è sottoposta alla tutela del Ministero dei Beni Culturali: il più antico lancione navigante dell’intero Mare Adriatico, infatti, è stato dichiarato un bene di interesse artistico.